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Come creare un post di successo su Facebook? In questo articolo scritto insieme a Beatrice Marconi troverai tutti gli aspetti da tenere in considerazione.

Facebook, come ha annunciato recentemente il suo fondatore, Mark Zuckerberg, conta più 2,2 miliardi di utenti attivi mensilmente. 2,2 miliardi di persone, un numero eclatante. E, in base allo scandalo di Cambridge Analytica, ad elevato rischio privacy. Gli utenti attuali di Facebook rappresentano circa il 30% della popolazione mondiale. Vediamo e leggiamo continuamente contenuti di diverso genere ma vi siete mai chiesti come si possa creare realmente un post di successo su Facebook? Molti ci provano , pochi ci riescono. Questa domanda, apparentemente semplice, nasconde moltissime implicazioni.
Pensate quante persone potrebbero visualizzare i vostri post. Fermatevi e riflettete su quanto sia vasto il network di Facebook. La maggior parte di questi utenti sono accumunati da uno scopo: creare contenuti condivisibili. Siete d’accordo? In effetti questo crea visibilità e quindi engagement. Bene, come fare allora ad essere realmente efficaci?
Ora cercheremo insieme di identificare alcuni step essenziali da percorrere per provare ad avere successo su Facebook.
Per prima cosa, dobbiamo identificare la popolazione che vogliamo raggiungere, i nostri profili personas. Questi sono soggetti dei quali desideriamo attirare l’attenzione. In particolare, questo aspetto ha grande rilevanza in un’ottica di Web Marketing Strategy – che deve essere inevitabilmente integrata con una Socialing Media Strategy, ma questo è un altro tema – .
Tornando adesso al nostro tema centrale, dopo aver identificato l’obbiettivo che ci proponiamo, come dobbiamo procedere? Non dobbiamo correre subito alla fase di identification e creation. Non è il modo per sviluppare engagement. Prima di tutto dobbiamo riflettere, investire tempo sull’ideazione del contenuto – sempre più multimediale – e focalizzare il tema da trattare. Probabilmente ora starete pensando che tutto questo possa essere una perdita di tempo. Ma non è assolutamente così. Questo rappresenta la base per realizzare un post di successo su questa piattaforma.
Facebook conta milioni di post ogni giorno e come facciamo a distinguerci? Pensate, alcune ricerche recenti hanno dimostrato che il livello di engagement dei contenuti Facebook sia in leggero calo. Cosa significa? Vuol dire che, se prima gli utenti che leggevano e commentavano i post erano 100, ora sono molti meno.
E secondo voi perché sta accadendo questo? Noi crediamo che le persone si stiano annoiando . Annoiate di leggere sempre gli stessi argomenti. Annoiate di non ricevere stimoli. Annoiate di consultare post privi di un vero significato informativo o comunicativo. Quindi, come possiamo differenziarci? Dobbiamo creare contenuti innovativi ma non visionari. Trattare temi tradizionali con una perspective diversa, in modo da suscitare interesse. Ad esempio, potremmo utilizzare immagini statiche o dinamiche all’interno del nostro post. Infatti, alcuni recenti studi di neuromarketing hanno dimostrato come questi contenuti digitali sui Social ed, in particolar modo su Facebook, stimolino molto di più l’attenzione degli utenti rispetto a contenuti tradizionali. Ciò si verifica poiché i colori attraggono, le immagini dinamiche raccontano un’esperienza, coinvolgendo chi guarda. Proprio per questo, Facebook è diventato, con il passare degli anni, il luogo dove sempre più spesso si condividono emozioni, pareri ed interessi. Naturalmente, come in tanti aspetti della vita, l’intenzione è tutto.
Questi contenuti devono informare, coinvolgere ma non essere solo strumentali a processi d’acquisto o peggio ancora a comportamenti elettorali. Quindi l’intenzione alla base della pubblicazione dei contenuti deve essere costruttiva ed autentica. Questo è l’approccio Socialing Oriented all’uso dei new media.
A questo punto, abbiamo affrontato il tema più da un punto di vista più teorico che pratico, ma quali contenuti dovremmo trattare effettivamente? Quali contenuti sono maggiormente ingaggianti rispetto ad altri su Facebook? Come dovremmo affrontare questi argomenti? Non è facile rispondere a tutte queste domande. In realtà, non esiste una risposta precisa. Esistono solamente molte ipotesi e teorie a volte contrastanti. Sicuramente, un elemento peculiare all’interno di un post su Facebook sono le question. Infatti, è stato dimostrato da uno studio recente del 2018 di KissMetrics, come i post con domande ottengano il 100% dei commenti in più e quindi una maggiore visibilità. Tramite question si crea una relationship maggiore con l’utente, il quale sarà più incuriosito dai nostri post. In merito a questo, una tecnica che potrebbe essere utile è quella della formation. Porre domande che stimolino la presa di posizione dell’utente, il quale commenterebbe sentendosi preso in considerazione. “Preferisci Apple o Android?” Lo stesso vale per le Call-to-action. Tecnica nata in ambito di lettura persuasiva per attirare l’attenzione e, oggi, molto utilizzata su Facebook. Si creano messaggi chiari, diretti che esortino l’utente a compiere un determinata azione. “Valuta adesso!” oppure “Provalo subito!”. Ma l’aspetto essenziale per eccellenza è il titolo. Il title è ciò che deve essere curato maggiormente prima di postare qualsiasi content su Facebook.
Sapevate che oltre il 60% degli utenti condivide contenuti su Facebook senza nemmeno leggere ciò che viene realmente scritto? Impressionante – forse inquietante – , non trovate? Questo accade perché ci si affida semplicemente alle parole che vengono riportate all’inizio del nostro post. Sono il nostro biglietto da visita. Rappresentano tutto ciò che conta veramente per l’utente. Insomma, senza un titolo ingaggiante, il nostro post non potrà inevitabilmente avere successo.
Vediamo allora insieme alcune tipologie di titoli che potrebbero essere maggiormente accattivanti:
1. Titolo per lista. Sono i classici titoli di post che almeno una volta nella vita abbiamo letto tutti. “I 10 modi per …” oppure “Le 10 città da visitare in …”.
2. Explanatory post. Contenuto che viene realizzato per spiegare qualcosa di specifico e dettagliato. “Istruzioni per…” oppure “Come fare per …”.
3. Warning post. Post che allarmano riguardo ad un avvenimento o una situazione. “Alcuni consigli per prevenire l’influenza!” Oppure “Consigli per aumentare la vostra forma fisica”.
4. Guide definitive. Post che racchiudono tutte le informazioni di cui un utente ha bisogno, senza dover consultare altre fonti. “Guida per dimagrire più velocemente” oppure “Guida per una dieta ricca di fibre”.
5. Breaking news. Contenuti per informare gli utenti su un evento, specialmente atmosferico, accaduto. “Rischio terremoto: come comportarsi”.
Questi sono solo alcuni dei titoli esemplificativi che potremmo utilizzare per i nostri post, ma dopo attente ricerche riteniamo siano quelli che garantiscono un miglior risultato. Ovviamente, sono ben accetti ulteriori idee e consigli. Affrontiamo ora un’altra peculiarità importante per postare dei buoni contenuti su Facebook. Prima, però, facciamo il punto della situazione. Abbiamo analizzato di ciò che si dovrebbe fare prima di realizzare un post su Facebook. Abbiamo approfondito il contenuto e la forma che si dovrebbero utilizzare per avere successo. Ora passiamo al linguaggio che si dovrebbe utilizzare.
È essenziale la personalizzazione del post. Bisogna rendere il contenuto proprio, con particolarità che contraddistinguano il nostro post da quello di altri. Partiamo dal principio. Secondo voi, scrivere un post efficace significa prestare attenzione alle regole grammaticali? Stare attenti alla sintassi? Utilizzare le giuste immagini o video? Certamente tutti questi sono degli ingredienti essenziali per un contenuto efficace ma, a nostro avviso, non sufficienti.
Noi, generalmente, per realizzare un successful content su Facebook con un linguaggio adeguato ci focalizziamo su due aspetti: con chi vogliamo interagire, cosa intendiamo comunicare ma, soprattutto, quali sono i nostri obiettivi. Per quanto riguarda il primo ambito, come abbiamo detto in precedenza, dobbiamo identificare i profili personas. Questo passaggio è vitale perché solo così possiamo adeguare il linguaggio al nostro pubblico. Vogliamo comunicare con professionisti di settore? Con consumatori? Con adolescenti? O semplicemente vogliamo raccontare una personale esperienza di vita a chi condivide le nostre passioni ed i nostri valori?
Ecco, a tutti questi utenti corrisponde uno specifico linguaggio. Se vogliamo interagire con professionisti sarà necessario utilizzare più tecnici e formalità. Se vogliamo raggiungere i millenials su temi di carattere generale, sarà possibile ricorrere ad un linguaggio più divertente, ricco di emoticon ed immagini per invogliare la lettura. E così via.
Successivamente, ma non per importanza, è fondamentale non perdere mai di vista gli obiettivi che ci siamo prefissati nella fase di identificazione e creazione. I goals rappresentano la base. Quando pubblichiamo un post su Facebook dobbiamo rispondere a due domande: perché abbiamo creato questo contenuto? Cosa vogliamo ottenere? Una volta pianificato tutto questo, siamo pronti per realizzare il nostro social content ma, soprattutto, non dimentichiamoci mai che noi scriviamo per soddisfare noi stessi e i nostri lettori. Il nostro post deve essere ricco di peculiarità che caratterizzino il nostro modo di essere. Essere sé stessi è il modo efficace di essere social.

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